domenica 15 maggio 2011

Arlecchino

Arlecchino era un bambino povero. Un giorno tornò a casa triste e la mamma gli chiese perché. L'indomani era carnevale: tutti avrebbero avuto un vestito nuovo e lui non avrebbe avuto nulla da mettersi. La madre lo abbracciò e lo rassicurò. Arlecchino andò a letto rincuorato. La madre, che era una sarta, prese la sua cesta di pezze colorate, rimasugli di altri vestiti, e passò la notte a cucirle una con l'altra. L'indomani Arlecchino aveva il vestito più bello e originale. Tutti gli altri bambini erano meravigliati e gli chiedevano dove l'avesse comprato, ma lui taceva per custodire il segreto della madre, che aveva passato la notte a cucire quelle pezze colorate: bianco, rosso, blu, giallo, verde, arancione, viola... E capì che non era povero, perché sua mamma gli voleva bene più di qualunque altra e quel vestito era la dimostrazione.

martedì 19 aprile 2011

Citazione del mese

I gatti sono abilissimi nell'occupare i posti vuoti del mondo umano. Quelli più comodi e caldi.
 Anonimo


giovedì 17 marzo 2011

La canzoncina dello Studente di Medicina

Oggi, alle 7 della mattina
si sveglia lo studente di medicina
e, affrontando un percorso epocale,
dopo qualche ora raggiunge l'ospedale.
Ma entrando nell'aula, un moto di disperazione,
non si trova un posto comodo per seguire la lezione!
File intere già occupate
da borse, libri, giacche e "sciarpate";
uno sforzo più che tosto
per trovare un solo posto!
Finalmente riesce a sedere,
anche se, troppo lontano per riuscire a vedere
che la lezione è incominciata
senza esser stata annunciata:
liste infinite di ossa, muscoli e articolazioni,
niente sconti né facilitazioni
tutto questo lo studente dovrà imparare
mentre una lacrima inizia già a colare,
di sconforto e pessimismo
per un'impresa che ora sembra di puro masochismo!
Sono lontani i goliardici tempi
in cui l'ingresso a medicina bastava a far tutti contenti!
Ma la lezione è appena finita
e la gran massa si avvia verso l'uscita.
E' arrivata l'ora di comprare qualche tomo:
biochimica, istologia, anatomia dell'uomo
1000 euro tutto quanto. Uno sconto ammirevole!
Sono quei 20 euro che rendono la spesa più sopportabile!
Qualche altra ora per strada in coda
mentre già il senso di colpa lo stomaco annoda...
Non appena arrivato a destinazione,
lo studio inizia con preoccupazione
perchè anche se il semestre è appena cominciato,
misteriosamente indietro sul programma si è già trovato!
L'unico modo per rimediare
è l'ora della sveglia che si può anticipare,
così lo studente di medicina
domani, si sveglia alle 6 della mattina!


Avverto i lettori che non sono una poetessa né una cantautrice quindi non vi aspettate una metrica precisa dalla mia canzoncina...era solo per divertirmi un po'!!

venerdì 11 marzo 2011

Arthur Rimbaud, il poeta-adolescente


Arthur Rimbaud è l'adolescente in rivolta col mondo per eccellenza e con le sue poesie, scritte per lo più fra i 16 e i 20 anni, ha dato un contributo inestimabile alla letteratura francese. Egli mostra, attraverso i suoi versi, tutta la ripugnanza e l'odio che prova nei confronti della società borghese attorno a lui e rivoluziona anche l'idea stessa di poesia riponendo tutto sui poteri della visione e della lingua.

Rimbaud cercherà altre forme di linguaggio per una comunicazione più utilitaria dove il suono suggerisce un'emozione, una corrispondenza... Nelle sue poesie non rifiuta la volgarità, né gli insulti, inventa verbi e neologismi, gioca sulla sintassi e coltiva la parodia criticando con violenza coloro che considera "les grands coupables", i grandi colpevoli del marcio della società.

Nelle sue poesie affronta tematiche sociali, politiche come la guerra e la religione,  ma anche personali, a partire dal rifiuto e dall'odio tipici di un adolescente, al suo legame materno con la natura che accompagna la poesia, lo spirito di rivolta e di trovare una soluzione, la sua ricerca infinita verso l'ignoto, "la quete de l'inconnu", ovvero la tendenza verso un ideale poetico, impalpabile, fugace per diventare "le suprème savant ", il saggio supremo, attraverso "un long, immense et raisonné dérèglement de tous les sens" la sregolatezza di tutti i sensi.

Ecco la parte centrale (versi: 17-28) della poesia "Le Bateau Ivre" (Il battello ebbro )

Plus douce qu'aux enfants la chair des pommes sures 
L'eau verte pénétra ma coque de sapin
Et des taches de vins bleus et de vomissures
Me lava, dispersant gouvernail et grappin.

giovedì 10 marzo 2011

Benvenuti!

Ladies and Gentlemen, 
sono orgogliosa di presentarvi "Le Chat Blanc"!!! No, non si tratta di un locale parigino che ha decolorato il pelo del gatto, ma di una pagina web dove posso scrivere tutto ciò che mi passa per la testa e questa è la sua inaugurazione!
Ora, chi mi conosce bene sa che il motivo per cui io amo le inaugurazioni è un motivo molto semplice e genuino: il cibo che vi si trova; purtroppo nel mio sito non posso inserire che foto di pietanze, quindi provvederò a sgranocchiare qualcosa mentre scrivo questo post!
Tipo un pezzo di pizza: Mmmmmmmm!